Case passive
Le finestre per case passive

In una casa passiva, le finestre rivestono un ruolo fondamentalein due sensi: consentono di ridurre la dispersione di calore, anche se le superfici vetrate sono grandi, e permettono di recuperare calore dall’irragiamento solare.

Le finestre altamente termoisolanti di Internorm assolvono perfettamente ad entrambi i compiti, che sembrerebbero contrapposti tra loro, assicurando – nel caso di vetraggi termoisolanti che sono impiegati nelle case passive – valori Ug fino a 0,4 W/m²K. A titolo di paragone, i valori Ug delle finestre tradizionali spesso sono di 2 W/m²K. Bisogna però prestare attenzione, oltre che al vetraggio, anche all’isolamento del telaio della finestra e ai ponti termici lungo il bordo del vetro e nel punto di raccordo muro-serramento, altrimenti si vanificherebbero subito i guadagni positivi di calore.

Le canaline delsistema di vetraggio, normalmente di alluminio, rappresentano un ponte termico. Per le case passive sono stati sviluppati dei telai particolarmente termo isolanti, che riducono le perdite di calore anche in corrispondenza del perimetro del vetro, grazie alla maggiore profondità di inserimento dello stesso nel profilo.

Con le canaline Edelstahl si diminuiscono ulteriormente le perdite lungo il bordo del vetro. Nei prodotti certificati per case passive si utilizzano sistemi ottimizzati sotto il profilo termico, come la canalina ISO di Internorm. Così come avviene nell’industria automobilistica, Internorm incolla perimetralmente tutte le lastre di vetro per migliorarne la stabilità (FIX-O-ROUND Technology).

Nel costruire finestre per case passive vanno osservati alcuni principi fondamentali:
  • Vetraggio altamento termo isolante
  • Telaio ad alto isolamento termico
  • Giunto perimetrale ottimizzato sotto il profilo termico
  • Installazione a regola d’arte ottimizzata sotto il profilo termico

Casa Passiva: un investimento che premia nel tempo

Le case passive consentono di avere temperature piacevoli e costanti sia d’inverno che d’estate, senza dover ricorrere ai tradizionali sistemi di riscaldamento e condizionamento dell’aria. Basta sfruttare il calore derivante dall’irraggiamento solare attraverso le finestre e quello prodotto dalle persone e dalle apparecchiature elettriche presenti in casa. Una casa passiva necessita infatti solo del 10% del calore che serve per riscaldare un edificio tradizionale.

Fabbisogno energetico ottimizzato

Ne risulta un fabbisogno energetico annuale per il riscaldamento di massimo 15 kWh/m²a, e il fabbisogno energetico complessivo di una casa passiva, acqua calda e corrente elettrica inclusa, è inferiore ai 120 kWh/m²a. Nelle case passive il carico termico è di massimo 10 W/m², e quindi per 30 m² di superficie il carico termico è di circa 300 Watt. Per capire meglio: la potenzialità calorifera di una candelina è di 30 Watt; quindi bastano 10 candeline per riscaldare 30 m² di superficie in una casa passiva.

Più comfort

Grazie all’elevato isolamento, il calore rimane all’interno della casa e tutte le superfici presentano una temperatura uniforme e piacevolmente calda. In questo modo, in una casa passiva non vi sono asimmetrie di temperatura radiante tra le pareti esterne e non si formano le relative correnti d’aria. Viceversa, d’estate il caldo torrido resta fuori e si evita il surriscaldamento. In una casa passiva c’è quindi un clima interno gradevole e costante durante tutto l’anno, che assicura a chi vi abita un elevato livello di comfort. Inoltre le casa passive utilizzano sistemi di ventilazione altamente efficenti che impediscono la formazione di muffa e polvere e le relative allergie

Risparmiare e proteggere l’ambiente

Grazie al minor fabbisogno energetico di una casa passiva (fino al 90% in meno), è possibile ridurre enormemente le spese per il riscaldamento e con esse l’emissione di CO². Rispetto ad una casa costruita in modo tradizionale, ogni anno in una casa passiva si evitano in media 4.000 kg di anidride carbonica, corresponsabile dell’effetto serra. Questo corrisponde ad un chilometraggio di 27.000 km circa con un’auto da 6 litri. Costruire case passive, efficenti sotto il profilo energetico, significa quindi contribuire in modo sostenibile e proteggere il clima e a risparmiare risorse energetiche limitate, come il petrolio o il gas.

I requisiti di una Casa Passiva

Una delle caratteristiche più importanti consiste nello sfruttamento attivo dell’energia disponibile: la riduzione al minimo delle perdite di calore e l’ottimizzazione del guadagno di calore rappresentano quindi i principi fondamentali. Mettere insieme una serie di elementi idonei per case passive però non basta per fare di un edificio una casa passiva: il totale è superiore alla somma delle sue parti. L’interazione tra le componenti richiede una progettazione integrale, che consenta infine di soddisfare questi tre requisiti:

Fabbisogno energetico per riscaldamento < 15 kWh/m²a
Fabbisogno di energia primaria (riscaldamento/acqua calda/elettrodomestici)< 120 kWh/m²a
Tasso di ricambio dell’aria testato a pressione n50 < 0,6 h-1. Questo significa che in presenza di una differenza di pressione di 50 Pascal, il flusso d’aria orario deve essere inferiore al 60% del volume dell’edificio.
La casa passiva è caratterizzata da una scatola dell’edificio a tenuta e da un termoisolamento ottimizzato, che si avvale di un sistema di ventilazione integrato: l’aria fresca viene convogliata in casa attraverso un tubo di aerazione sotterraneo, preriscaldata dal calore geotermico e portata all’impianto di recupero del calore, dove l’energia dell’aria viziata viene ceduta dallo scambiatore di calore all’aria fresca, filtrata e fredda. In questo modo si sfrutta l’energia dell’aria viziata, che andrebbe irrimediabilmente perduta in un tradizionale sistema di aerazione diretta. L’aria viene poi portata nei locali e distribuita attraverso bocchette speciali, per evitare che si sentano correnti d’aria. L’aria viziata, proveniente dai bagni e dalla cucina, viene aspirata, così che in casa non si diffondano odori sgradevoli.

Componenti idonee per Case Passive

Per garantire l’elevata qualità dei componenti, il Passivhausinstitut, Dr. Wolfgang Feist (PHI), un istituto autonomo, indica i requisiti degli elementi per case passive e per le case passive stesse e certifica i prodotti che soddisfano tali requisiti come „componenti idenei per case passive“. La cosa importante è che si può raggiungere lo standard costruttivo proprio di una casapassiva anche con componenti non certificati .

Internorm è leader assoluto nel settore delle finestre per case passive ed è l’unico produttore di finestre in Europa ad avere già 9 certificati per case passive e cioè 9 sistemi di finestra o porta certificati idonei per l’uso in case passive dal Passivhausinstitut Dr. Feist. Inoltre tutti i sistemi di finestra Internorm sono idonei per le case passive.

Consigli del Passivhausinstitut sugli standard costruttivi per le Case Passive

  • Un buon isolamento termico della facciata ottenuto con un adeguato isolamento (U < 0,15 W/m²K)
  • Ottime vetrature e ottimi telai, con valore U < 0,80 W/m²K e valore g del 50%
  • Evitare i ponti termici
  • Orientamento a sud delle grandi finestre per lo sfruttamento del sole come fonte di energia
  • Preriscaldamento passivo dell’aria fresca, che può essere preriscaldata mediante scambiatori di calore interrati
  • Recupero del calore dall’aria di scarico mediante uno scambiatore in controcorrente
  • Possibile riscaldamento dell’acqua necessaria mediante le energie rinnovabili
  • Elettrodomestici a risparmio energetico